mercoledì 16 gennaio 2019

L'ultima stanza

Il ticchettio dell'orologio descrivere anime affrante
il tempo scolpisce pareti e porte di lugubri antri
ed io, tentando di vincere tristezza e dolore
di lancette farò lance
e dei secondi dardi pesanti, difficili da scoccare
impossibili da scordare
atroci da estrarre quando
della vita vengono macchiati
e dalla morte vengono spezzati.
Il tempo scolpisce pareti e porte
intorno a me tutto si stringe
eppure il vuoto ne da frecce ne da lance vien trafitto.
Sono qui, senza conoscere altro che il momento passato
legato dal pensiero dei pensieri che saranno
che sarebbero dovuti essere,
in quell'antro segreto
dove il ticchettio non smette di avanzare
dove la libertà si scioglie
dove il tempo non smette di regnare.

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