Ricordati di me,
ricordati anche di ciò che non puoi sapere. Immagina, per
favore, le cose che non ti ho detto e che avrei voluto, quei piccoli pensieri
che stupidamente si rimandano convinti di avere ancora un occasione per poterli
esprimere. Ricorda quello che avrei voluto e quello che non riuscivo ad
accettare. Ricorda ti prego, tutte quelle cose che solitamente si
dimenticano quando manca il respiro ed il dolore è così forte da voler
dimenticare tutto pur di continuare a vivere…ricordati di quelle cose
bellissime e tremende che ci hanno reso ciò che più non siamo. Pensa per un
attimo a quei particolari che sembrano sbiaditi e che volutamente stai
cancellando per non provare più quello che cresce istintivamente sotto pelle al
ricordo di quelle giornate, di quei momenti in cui erano tutti li tranne noi,
in cui il mondo continuava a vivere mentre noi annichilivamo le nostre menti in
un momento fatto solo di istinto e passione, un universo che aveva poco a che
fare con terra, sole stelle e spazio immenso, un universo fatto di sospiri e
colpi al cuore, di rimorsi, rimpianti, gioie e amplessi, fatto di un illogicità
che non appartiene a nessuno, che non appartiene più neanche a noi. Non perdere
nella memoria quello che abbiamo passato, che è successo e che mi auguro per il
bene di entrambe, che non succeda mai più a nessuno di noi. Non lasciare andare
un esperienza come quella, tienitela stretta, legata e nascosta come si tiene
una pistola carica in una casa piena di bambini. Quei ricordi sono pericolosi,
sono dannosi nella vita serena di tutti i giorni ma anche…necessari. Sono vivi,
sono quella puntura sotto pelle che per un attimo ha fatto si che passassimo il
limite, che arrivassimo ad un livello evolutivo troppo avanzato per non essere
mortale nel cuore di due persone normali. Torna dalla tua vita, ricostruisci la
tranquillità che riempie il cuore e che scalda l’anima e allontana il fuoco
ardente che quell’anima la brucerebbe ma, per favore, non dimenticarlo. Un
giorno accadrà che conteremo i respiri, coscienti che sono gli ultimi. Un
giorno accadrà che staremo per morire. Tutti muoiono. È in quel giorno che
quello che vuoi dimenticare adesso, che non ha senso ricordare adesso, servirà
a riempire l’ultimo respiro e a darci il coraggio di lasciare la vita che
abbiamo avuto, sicuri, grazie a quel ricordo che nella morte almeno una volta,
siamo stati vivi, più vivi di tutti gli altri.
Non mi dimenticare.