martedì 16 febbraio 2016

Ricordi

Ricordati di me,
ricordati anche di ciò che non puoi sapere. Immagina, per favore, le cose che non ti ho detto e che avrei voluto, quei piccoli pensieri che stupidamente si rimandano convinti di avere ancora un occasione per poterli esprimere. Ricorda quello che avrei voluto e quello che non riuscivo ad accettare. Ricorda ti prego, tutte quelle cose che solitamente si dimenticano quando manca il respiro ed il dolore è così forte da voler dimenticare tutto pur di continuare a vivere…ricordati di quelle cose bellissime e tremende che ci hanno reso ciò che più non siamo. Pensa per un attimo a quei particolari che sembrano sbiaditi e che volutamente stai cancellando per non provare più quello che cresce istintivamente sotto pelle al ricordo di quelle giornate, di quei momenti in cui erano tutti li tranne noi, in cui il mondo continuava a vivere mentre noi annichilivamo le nostre menti in un momento fatto solo di istinto e passione, un universo che aveva poco a che fare con terra, sole stelle e spazio immenso, un universo fatto di sospiri e colpi al cuore, di rimorsi, rimpianti, gioie e amplessi, fatto di un illogicità che non appartiene a nessuno, che non appartiene più neanche a noi. Non perdere nella memoria quello che abbiamo passato, che è successo e che mi auguro per il bene di entrambe, che non succeda mai più a nessuno di noi. Non lasciare andare un esperienza come quella, tienitela stretta, legata e nascosta come si tiene una pistola carica in una casa piena di bambini. Quei ricordi sono pericolosi, sono dannosi nella vita serena di tutti i giorni ma anche…necessari. Sono vivi, sono quella puntura sotto pelle che per un attimo ha fatto si che passassimo il limite, che arrivassimo ad un livello evolutivo troppo avanzato per non essere mortale nel cuore di due persone normali. Torna dalla tua vita, ricostruisci la tranquillità che riempie il cuore e che scalda l’anima e allontana il fuoco ardente che quell’anima la brucerebbe ma, per favore, non dimenticarlo. Un giorno accadrà che conteremo i respiri, coscienti che sono gli ultimi. Un giorno accadrà che staremo per morire. Tutti muoiono. È in quel giorno che quello che vuoi dimenticare adesso, che non ha senso ricordare adesso, servirà a riempire l’ultimo respiro e a darci il coraggio di lasciare la vita che abbiamo avuto, sicuri, grazie a quel ricordo che nella morte almeno una volta, siamo stati vivi, più vivi di tutti gli altri.


Non mi dimenticare.